Può capitare a tutti, anche a chi ha la fortuna di fare un lavoro che gli piace e che ha sempre desiderato fare, che per un periodo l’idillio finisca. In quel momento è difficile fare tutto, attività e mansioni diventano pesanti e si preferirebbe essere in qualsiasi altro luogo.
Non è facile ammetterlo, ma è preferibile prendersi la fantomatica pausa di riflessione per porsi qualche domanda: che cosa non mi piace più del mio lavoro? Che cosa posso fare per cambiare la situazione?
Superare l’entusiasmo iniziale
C’è una bella differenza tra gli inizi di un percorso lavorativo con tutti i sogni da realizzare, a quando si entra nel vivo della carriera e si lavora già da un po’. Le abitudini quotidiane, la relazione coi colleghi e le difficoltà quotidiane da superare possono facilmente smorzare gli entusiasmi.
Quando tutto è ancora da costruire è facile essere positivi, vedere tutto come un’opportunità e non un problema.
Quando invece si hanno responsabilità, quando le persone dipendono dal nostro lavoro e credono in noi, le aspettative, soprattutto quelle altrui, possono diventare un fardello pesante. E diventa difficile avere quell’atteggiamento propositivo, rimanere ottimisti e ricettivi. Per questo, è preferibile non colpevolizzarsi se questo accade.
Le cose cambiano
Sarebbe impossibile fingere che non sia così, le cose cambiano e volte cambiamo pure noi.
A volte però è questione di aspettative sbagliate o eccessive, che diventano forti pressioni e che presto trasformano quello che abbiamo semper amato in un inferno da cui fuggire.
Se cominciate a chiedervi incessantemente questo tipo di domande:
C’è bisogno di finire questa cosa, perché non riesco a fare di più?
Dovrei essere contento di questo compito, perché non riesco ad appassionarmi?
Perché non apprezzo le persone con cui lavoro?
Mi distraggo troppo facilmente e non dovrei.
Non do abbastanza, perché non riesco a impegnarmi di più?
è difficile pensare di riuscire ad amare ancora il proprio lavoro.
La prima cosa da fare per innamorarsi di nuovo del proprio lavoro è smettere di pensare in maniera negativa.
Un respiro
Prendete un respiro profondo e provate a ricordare il perché avete scelto il vostro lavoro, che cosa ve ne ha fatto innamorare, quali erano le motivazioni che vi hanno spinto a intraprendere questa carriera professionale.
A volte è solo questione di prendere in considerazione le cose da un punto di vista diverso.
Da dove cominciare
Prima di pensare che non c’è speranza, focalizzate la vostra attenzione sulle cose che potrebbero nutrire nuovamente la vostra passione, per esempio
Imparate cose nuove sul vostro lavoro: leggete un libro, un blog o seguite una community di esperti, partecipate a eventi di settore e comportatevi come foste dei neofiti;
Guardate alle cose di sempre come fosse la prima volta: non affrontate le mansioni quotidiane con sufficienza, guardate loro con curiosità e entusiasmo, trovate strade diverse per ottenere gli stessi obiettivi (appurato che siano quelli giusti);
Proponetevi come mentore: quando la vostra azienda assume qualcuno di nuovo nel vostro dipartimento, offritevi per fargli da mentore. Coinvolgere qualcuno vi permetterà di ripercorrere le tappe della vostra carriera e potrà contagiarvi con il suo di entusiasmo.
Inoltre, non guardate agli altri e confrontate la vostra carriera con quella degli altri; ognuno di noi, soprattutto sul lavoro, ha traguardi, visioni e obiettivi diversissimi.
L’ultima possibilità è dare le dimissioni. Per fare questo è necessario seguire la procedura spiegata in questo articolo, il consiglio è però di provare prima le altre soluzioni proposte.