Il rendimento è il vero punto di forza di questo “strumento finanziario”, che offre il vantaggio di un investimento a basso rischio (come BOT ed altri Titoli di Stato) e la sicurezza di un conto corrente bancario.
Tasso base
Le somme depositate sono remunerate al tasso base che, seppur offra un rendimento minimo, si adegua prontamente anche alle variazioni al rialzo delle condizioni di mercato, differentemente dal tasso attivo nominale di un conto corrente bancario.
Tasso vincolato
I clienti di un conto deposito hanno una possibilità in più per far crescere il rendimento della liquidità “parcheggiata”: vincolare le somme per un determinato periodo che normalmente prevede scadenze a 3, 6 o 12 mesi.
Optando per questa soluzione, il tasso di interesse cresce considerevolmente e, allo stesso tempo, rimane immutata la libertà di svincolare le somme che, nella maggior parte dei casi, saranno remunerate al tasso base.
Da rilevare che esiste un numero ristretto di banche che non prevede la possibilità di svincolo anticipato, tuttavia, in cambio di questo “sacrificio”, saranno offerti tassi di interesse superiori alla media di mercato.
Tasso promozionale
Infine, esistono conti deposito che prevedono un tasso promozionale particolarmente vantaggioso solo per un limitato periodo, ad esempio: per i nuovi clienti che aprono il conto entro un certa data si offre un elevato tasso di interesse per i primi 6 mesi, successivamente si passa alla remunerazione al tasso base.
Come calcolare il rendimento effettivo ?
L’unico “costo” che influisce pesantemente sul calcolo degli interessi è la ritenuta fiscale, la stessa applicata ai depositi di un conto corrente bancario.
Pur essendo un prodotto ibrido, a metà strada tra un investimento ed un conto bancario, il conto deposito non rientra nella categoria degli investimenti, come BOT o Obbligazioni.
Ricordiamo, inoltre, che tutti i conti deposito sono a costo zero, dunque, l’unico elemento che influisce sul guadagno effettivo è appunto la tassazione%.