Se sei uno studente di ragioneria, avrai studiato l’azienda e la sua struttura organica, partendo dalla persona dell’imprenditore fino all’insieme dei beni e persone che la compongono. Ma è possibile che lo scoglio più duro tu l’abbia trovato in sede di contabilità delle operazioni di acquisto e vendita. In questa guida, ti aiuterò a superare tale ostacolo, concentrandoci sulle scritture contabili derivanti da una fattura di vendita.
Hai difficoltà nel rilevare e registrare le fatture di vendita e tra qualche giorno dovrai sostenere il compito di ragioneria? D seguito ti spiegherò mediante esempio pratico, come risolvere questo inconveniente e superare l’esame brillantemente! Dunque, per prima cosa, devi sapere che la fattura di vendita rappresenta un documento che si inserisce all’interno della gestione ordinaria dell’impresa e si compone di una parte contabile e di una extracontabile.
Tizio (che ha un’impresa di giocattoli) vende a Caio 15 bambole al prezzo totale di € 200,00 più IVA al 20%. Il regolamento può avvenire o a mezzo contanti o a mezzo Banca. Registriamo questo fatto aziendale dal lato dell’imprenditore Tizio. Dunque, ai fini contabili, dovrai aprire 3 mastrini: il mastrino delle merci c/vendita, il mastrino dell’IVA, crediti v/clienti.
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Nel primo mastrino, avrai in AVERE il valore delle merci (al netto dell’IVA), quindi € 200,00, perché è ricavo. Il conto è dunque di natura economica. Nel secondo mastrino, avrai in AVERE il valore dell’IVA (€40,00) in quanto rileva il debito che Tizio ha verso l’Erario: è un conto di natura patrimoniale. Nel terzo mastrino avrai in DARE l’importo totale (€240,00) poiché è un credito che Tizio vanta verso Caio, anche questo è un conto patrimoniale.
Quando Caio effettuerà a Tizio il pagamento mediante CASSA (o BANCA), dovrai: aprire il mastrino della cassa (o banca), chiudere il mastrino dei crediti v/clienti. Nel primo mastrino, avrai in DARE l’importo pagato dal cliente (€ 240,00), in quanto variazione finanziaria attiva che aumenta la disponibilità di liquidità. Nel secondo mastrino, chiuderai in AVERE l’importo del credito (€ 240,00) e il saldo sarà pari a zero perché il cliente avrà saldato il suo debito.
A questo punto dovrai solo redigere in partita doppia la seguente scrittura di ricezione del pagamento, non trascurando l’elemento importante quale la data dell’operazione: CASSA (o BANCA) a CLIENTI/CAIO € 240,00 L’importo di € 240,00 va in DARE perché il credito si è manifestato in cassa o sul conto corrente bancario. Il conto CLIENTI/CAIO va in AVERE perché Caio salda il suo debito mediante pagamento in contanti o per banca.