La definizione di prodotto erboristico non è precisata in alcuna legge: i prodotti fitoterapeutici vengono assimilati, come categoria, agli integratori alimentari.
La prima e unica legge che disciplina la coltivazione, la raccolta e il commercio delle piante officinali risale al 1931. Negli ultimi anni le associazioni di categoria si stanno battendo, affinché questa professione venga ufficialmente riconosciuta.
Per quanto riguarda l’ambito di competenza, l’erborista può vendere solo preparati a base di erbe officinali, mentre i medicinali, in base alla normativa vigente, possono essere dispensati solo dalle farmacie.
L’erborista, dunque, è colui che vende all’ingrosso o al dettaglio parti di piante e loro derivati. E’ in grado di distillare e miscelare le erbe e con le stesse preparare ricette o preparati coadiuvanti, anche a fini preventivi, per il corretto esercizio o il miglioramento delle funzioni fisiologiche dell’organismo; può illustrare al cliente le proprietà e l’uso dei prodotti venduti, miscelando per lui le erbe che si adattano alla sua particolare esigenza. Conosce, infatti, le proprietà e la composizione chimica di tutte le erbe e le possibili interazioni tra di esse o con la situazione clinica della persona che ha di fronte. Commercializza anche prodotti cosmetici e dietetici a base naturale.
È importante sottolineare che per svolgere le suddette attività l’erborista deve essere in possesso di una laurea almeno triennale.
È possibile avviare un’attività per la vendita di prodotti officinali anche senza possedere un titolo di studio specifico ma in questo caso, all’interno dell’esercizio commerciale non si possono preparare tisane, infusi o altro utilizzando erbe sfuse, in quanto non si posseggono le competenze necessarie; l’attività consiste solo ed esclusivamente nel commercio di prodotti già preparati.
Formazione
Per intraprendere la professione di erborista in tutti i suoi aspetti, dalla preparazione e miscelazione di erbe sfuse fino al loro commercio, è necessario frequentare il Corso di laurea in Tecniche erboristiche, appartenente alla Classe L29 – Lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche. Il corso, che ha durata triennale, è attivato presso la Facoltà di Farmacia di molte università italiane.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. E’ consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca.
Dopo avere conseguito la laurea triennale, è possibile proseguire gli studi in ambito universitario, frequentando il corso di specializzazione in Scienza e tecnica delle piante officinali, oppure iscriversi a corsi di perfezionamento (ad esempio Fitoterapia, Piante medicinali, Fitoterapici della medicina tradizionale cinese, …). Ognuno di questi corsi fornisce le competenze necessarie alla gestione, al controllo e allo sviluppo delle attività di produzione, trasformazione, commercializzazione e uso delle piante officinali e dei loro derivati.
Chi intende fare unicamente commercio di prodotti erboristici già confezionati non è tenuto a seguire il percorso universitario. E’ sufficiente frequentare un corso di formazione professionale di Commercio di prodotti alimentari, riconosciuto dalla regione di residenza e organizzato dalla locale Camera di Commercio in collaborazione con gli enti di formazione professionale.
Accesso alla professione
La professione di erborista non è regolamentata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Ciascuna regione, infatti, fa riferimento alle leggi locali in materia.
Le piante officinali sono assimilate agli integratori alimentari e, quindi, ai tradizionali alimenti. Per aprire un’erboristeria bisogna possedere i requisiti indicati nell’articolo 71 del Decreto Legislativo n. 59 del 2010, che tra l’altro disciplina l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande
aver frequentato con esito positivo un corso di formazione professionale per lo svolgimento dell’attività
aver prestato per almeno due anni la propria opera all’interno di aziende operanti nel settore alimentare
essere in possesso di una qualifica professionale, di un diploma di scuola secondaria superiore o di una laurea, nel cui corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti.
Gli erboristi devono seguire le indicazioni concernenti l’igiene dei prodotti alimentari contenute nel Decreto Legislativo n. 155 del 1997 e nel Decreto del Ministero della Salute del 23 febbraio 2006.
È possibile anche esercitare la professione come dipendente all’interno di aziende di produzione e di commercio di prodotti erboristici all’ingrosso o al minuto con il ruolo di responsabile del controllo qualità, nei laboratori.