Zweig cerca un momentum in crescita negli utili, sia di breve sia di lungo periodo. Zweig paragona il tasso di crescita degli utili dell’ultimo anno di esercizio e dell’anno in corso nello stesso trimestre di referimento, con la crescita degli utili tra la somma totale degli ultimi tre trimestri d’esercizio e gli stessi tre dell’anno precedente
Il momentum degli utili
Per non escludere società che hanno avuto una forte crescita degli utili per azione nell’ultimo trimestre, soprattutto se sono in grado di crescere allo stesso ritmo nell’anno a venire, Zweig fa un’eccezione a questo criterio. Per questa ragione, accetta anche società il cui tasso di crescita nell’ultimo trimestre sia di almeno il 30%. Questo criterio, un po’ meno restrittivo, permette a più società di passare la selezione.
Zweig paragona anche la crescita degli utili nello stesso trimestre dell’anno precedente alla crescita di lungo periodo, sperando di trovare società in cui il tasso di crescita trimestrale sia più alto. Per questo motivo il criterio richiede che il tasso di crescita nello stesso trimestre dell’utile per azione sia maggiore del tasso di crescita dell’utile per azione sui tre anni.
Questo tipo di selezione ricompenserà quelle società che stanno beneficiando del ciclo aziendale attuale e dell’ambiente economico. Sette delle 17 società che hanno superato il filtro (tra quelle quotate in America) sono nel settore petrolifero e del gas, che nel 2000 è stato quello con le migliori performance. Dato che le condizioni economiche e di mercato variano, i settori che rientreranno in questa selezione cambieranno di conseguenza.
Il rapporto prezzo/utile
L’altra chiave di lettura usata da Zweig è il rapporto prezzo/utile. Zweig preferisce non investire in società che stanno alle estremità di questo rapporto, cioè troppo alto o troppo basso rispetto al mercato.
All’estremità inferiore operano due tipi di società:
società che stanno attraversando un periodo di crisi;
società che operano in settori trascurati dal mercato.
Il rischio di investire in società in crisi è troppo elevato, secondo Zweig, per giustificare l’investimento stesso, dato che il rischio mette in ombra qualsiasi eventuale guadagno.
elimina tutti i titoli stranieri quotati al Nasdaq o al Nyse;
elimina quelle società che fanno parte di categorie miste come i servizi finanziari e il settore immobiliare, dove di solito si trovano solo fondi chiusi e fondi fiduciari;
infine cerca di evitare i titoli che hanno scarsa liquidità, con bassi volumi di scambi giornalieri. Mentre è certo che l’investitore non avrà problemi di liquidità, è consigliabile definire un livello minimo di volumi scambiati quotidianamente.
Momentum
Oscillatore di analisi tecnica che segnala la velocità del trend del mercato o di un titolo. E’ dato dal rapporto tra il prezzo più recente e il prezzo ad una certa data in passato.D’altro canto, alcune società vengono trascurate dal mercato per le cattive notizie che riguardano la società stessa o il settore nel quale opera. In alcuni casi, queste visioni eccessivamente negative si affievoliscono e il titolo riguadagna posizioni raggiungendo un apprezzamento sopra la media. Diversi studi hanno dimostrato che nel lungo periodo questo tipo di azioni tende ad avere performance superiori alle società che hanno un p/e più alto.
Tuttavia, per la natura stessa della selezione fatta da Zweig, è difficile che vengano prese in considerazione società ignorate dal mercato, qualsiasi sia il motivo. Zweig nota che se ci si trovasse di fronte a una società con un rapporto prezzo/utile basso, rispettando le aspettative di crescita, si dovrebbe esaminare immediatamente il suo bilancio, per cercare eventuali dati discordanti.
Zweig dubita di quei titoli che si trovano all’estremità superiore, dove cioè il rapporto prezzo/utile è molto alto. Questi titoli corrono il rischio di dover affrontare le “ira” del mercato se non dovessero essere in grado di rispettare le aspettative. Tanto più alto è il rapporto prezzo/utile, quanto più alte saranno le aspettative sul titolo e ancora più dolorosa sarà la caduta se la società non dovesse rispettare le aspettative.
Idealmente Zweig seleziona titoli il cui rapporto prezzo/utile è vicino o solo leggermente superiore alla media del mercato. Non ama fissare dei tetti massimi, sostenendo che in realtà variano a seconda delle condizioni di mercato.
La forza relativa del prezzo
Nel suo libro, Zweig passa molto tempo parlando dell’andamento del prezzo e della forza relativa del prezzo delle varie società.
Zweig paragona il movimento del mercato e quello del titolo individuale, cercando società che abbiano una performance migliore del mercato. Un’azione potrebbe aumentare di prezzo, ma non allo stesso tasso di crescita del mercato. Per questo motivo, Zweig elimina quelle società che hanno un rendimento inferiore al mercato, soprattutto quando il mercato sta andando bene. Sostiene che se una società fosse buona come appare, dovrebbe avere almeno la stessa performance del mercato.