Gli indicatori sono degli strumenti fondamentali per l’analisi tecnica perchè ci forniscono delle importanti indicazioni per la previsione dell’andamento del trend e quindi ci aiutano a capire come agire. Esistono svariati tipi di indicatori, vediamo i più comuni.
Il MACD
Il Macd è uno degli indicatori più efficaci e le sue impostazioni sono caratterizzate dalla combinazione di tre numeri, per meglio dire tre medie mobili esponenziali. Il primo indica il numero di periodi utilizzati per calcolare la più veloce delle medie mobili, il secondo indica i periodi di quella più lenta e il terzo è una media mobile esponenziale su 9 valori costituiti dalle differenze fra le due medie precedenti.
La linea delle differenze tra la prima e la seconda media, detta macd line, è rappresentata in rosso, invece la media mobile, su 9 valori, della macd line è detta signal line ed è rappresentata con il colore blu.
Se la macd line perfora verso l’alto la signal line si acquista, in caso contrario si vende.
RSI
L’RSI (Relative strengh index) è un famoso indicatore di momentum, cioè misura la velocità di movimento dei prezzi, utilizzato per individuare le fasi di ipercomprato/ipervenduto di un titolo ed oscilla su una scala da 0 a 100.
Esistono due formule per il calcolo dell’RSI:
RSI= 100-100/(1+(Gp/Gn)
Gp = numero dei giorni positivi
Gn = numero dei giorni negativi
RSI= 100-100/(1+(GpM/GnM)
GpM = media dei giorni positivi
GnM = media dei giorni negativi
L’oscillatore si troverà in fase di ipercomprato sopra i 70 punti ed ipervenduto sotto i 30 punti. Un segnale di acquisto si avrà con la perforazione della banda inferiore a 30 ed un segnale di vendita sopra i 70, le oscillazioni intermedie non danno nessun segnale di presa di posizione. Notare bene che andamenti divergenti da quello delle quotazioni anticipano inversioni di tendenza.