Gli hedge fund ed i fondi di private equity sono strumenti molto pericolosi, se non compresi a fondo. Iniziamo con il dire che i secondi sono veicoli di investimento che impiegano il denaro dei risparmiatori finanziando imprese in condizioni particolari (azienda in fase di costituzione, imprese decotte sull’orlo del fallimento e così via).
L’obiettivo è quello di ottenere grossi guadagni da queste operazioni se la “scommessa” si è rivelata giusta e l’impresa è uscita dalla palude nella quale si trovava infognata oppure ha effettivamente sviluppato un business vincente. In caso contrario sarà un bagno di sangue.
L’hedge fund, invece, è una sorta di fondo a rendimento assoluto. Chi lo gestisce non ha nessun tipo di vincolo: può investire in azioni, obbligazioni, valute, merci. Può indebitarsi, operare allo scoperto e così via. Maggiore è la delega che il gestore detiene, più elevate sono le possibilità di guadagno per te, a patto che chi amministra i tuoi risparmi sia bravo. E che i costi siano contenuti.
Per quanto riguarda i fondi comuni a ritorno assoluto, ho già espresso in passato le mie perplessità. Il discorso Hedge è però differente. Proprio a causa della rischiosità di questi strumenti, della loro scarsissima trasparenza e della complessità delle strategie di gestione utilizzate, il taglio minimo per investirvi è molto elevato: 500 mila euro.
Ma negli ultimi anni le cose sono cambiate profondamente. Il mercato dei risparmiatori delusi dai bassi rendimenti offerti dai titoli di stato e dagli impieghi a breve termine, era troppo ghiotto per banche ed assicurazioni. E così sono nati i fondi di fondi hedge.
Che cosa significa?
Un fondo di fondi è un prodotto finanziario che non investe direttamente in titoli come, ad esempio, obbligazioni o azioni, ma in quote di altri fondi comuni. Lo slogan è che così puoi beneficiare di una doppia diversificazione e avvalerti di più singoli gestori, ognuno dei quali amministrerà una porzione del patrimonio totale.
Immagina che un fondo di fondi detenga 5 hedge funds. Ciò significa che ci saranno ben cinque gestori differenti che amministrano i rispettivi fondi presenti nel “contenitore”, più il gestore del fondo complessivo che li sceglierà.
Quali sono i costi di tutto ciò?
La nota dolente è che un fondo di fondi ha due strati di commissioni di gestione, oltre a quella di ingresso. Non solo il “contenitore” prevederà un addebito in termini di spese al pari di tutti gli altri fondi, ma ognuno degli hedge fund in cui il patrimonio dello stesso è investito applicherà la sua commissione. Ecco allora che investire i tuoi soldi in un prodotto di questo tipo ti costerà tranquillamente il 3% all’anno.
La conseguenza di ciò è che o il gestore è davvero bravo e riesce ad ottenere guadagni cospicui, o al netto degli oneri il tuo rendimento sarà molto contenuto. Deludente, oserei dire.
A quanto mi risulta oggi i fondi di fondi hedge sono inseriti all’interno di polizze finanziarie del tipo unit linked, mentre non sono disponibili allo sportello bancario.
Quale che sia il “vestito” con cui gli hedge funds sono presentati, ti sconsiglio di investire i tuoi soldi in uno strumento finanziario così costoso e rischioso. Se è vero che l’obiettivo di questi prodotti è quello di contenere i rischi, ti ricordo che nel 1998 il Long Term Capital Management, gestito niente meno che da due premi Nobel, fallì miseramente fino ad innescare una grave crisi a livello internazionale.
Che cosa ti serve, poi, avvalerti dei migliori esperti di investimento della Terra se i costi per partecipare a queste operazioni si mangeranno gran parte del tuo guadagno?
Se cerchi la sicurezza ci sono altri strumenti finanziari di cui abbiamo già parlato che te la offrono. Si tratta dei titoli di stato e dei conti deposito. Certo, fa meno “figo” dire agli amici “ho investito nel conto deposito Che Banca o nel Conto Arancio” rispetto a proclamare “ho investito in un hedge fund”.
Ma alla fine che cosa conta per te? La bella figura o il risultato?
Probabilmente la seconda cosa.